L’esperienza traumatica dell’ignoto ha accompagnato da sempre l’essere umano, ove, il diritto positivo si alimenta con la storia dell’uomo e nessun algoritmo o intelligenza artificiale può controllarlo. Se dovessimo affidarci ai calcoli matematici non basterebbero le norme riportate nei nostri codici per regolamentare la vita di tutti i giorni e, probabilmente bisognerebbe incrementarlo con ulteriori diecimila articoli per disciplinare tutte le fattispecie e nemmeno riusciremmo a farlo. D’altronde, risulterebbe inattuabile l’intelligenza artificiale o l’esecuzione di calcoli matematici per stabilire a priori l’esito di una futura decisione giudiziale, poiché in tal caso ammetteremmo che la legge sia perfetta, insuscettibile da variazioni nel tempo. Nulla di tutto questo è fattibile, perché ogni regola giuridica si modifica con l’evoluzione della vita dell’uomo e con nuove fattispecie da considerare, ove soltanto l’interpretazione normativa dell’essere umano può scalfire l’applicazione di precetti comportamentali caso per caso. Di conseguenza l’interpretazione non è univoca e non possiamo affidarci fedelmente agli algoritmi e all’intelligenza artificiale per la risoluzione di un quesito. L’opera è dedicata alla mia futura moglie: Elisabetta Medros. Soltanto lei poteva risvegliare le mie passioni, nonché con pazienza e amore dare luce alle mie giornate.