Cosa hanno in comune otto compagni di classe di Roma che si ritrovano, trentadue anni dopo, per ricordare un amico morto durante una gita; una famiglia di Palermo che aspetta la visita e il racconto dei viaggi di un padre assente tutto l’anno; un internista di un ospedale di Milano che attira nella sua casa, a due anni dalla sua morte, quattro persone con quattro biglietti e frasi di canzoni di De Andrè? Il rapporto con le verità delle loro vite passate, quelle verità che hanno un sapore dolce fino a quando rimangono nascoste, quelle da evitare cercando vie di fuga dolorose, quelle sotterrate da scelte individuali ormai compiute che li hanno costretti a vivere un’esistenza perfetta e incompleta: ecco cosa. Dolci apparenze è una raccolta di tre drammaturgie capaci di mescolare commedia ironica, dramma borghese e noir introspettivo.