Nella confusa e infinita transizione italiana la questione giudiziaria e quella delle riforme costituiscono altrettanti nodi cruciali della vita sociale e politica. Che cosa comporta, qui e ora, l’esperienza di Mani pulite per noi cittadini e per la nostra idea di società civile? E quali riforme possono caratterizzare una pratica e un progetto politici che ancora, tenacemente, vogliano introdurre con il rispetto dei principi di legalità un minimo di decenza nella vita collettiva del Bel Paese? Di questi e di altri nodi essenziali dibattono uno dei magistrati del pool milanese che ha scoperchiato Tangentopoli e uno scrittore giornalista che ha seguito con partecipazione e intelligenza le vicende della Repubblica.