L'Accademia di Belle Arti di Venezia e Giacomo Quarenghi sono legati da un filo sottile che, tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, ha unito nomi illustri di architetti, intellettuali, docenti e grandi personalità della cultura e delle istituzioni.
Grazie a questa rete di relazioni, interessi e condivisione di ideali etico-estetici, i preziosi disegni dell'architetto bergamasco sono arrivati, non a caso, in Accademia, luogo deputato dal 1750 all'insegnamento e allo studio delle Belle Arti.
Oltre ad arricchire il patrimonio artistico dell'istituzione veneziana, le vedute, i capricci e i progetti architettonici di Quarenghi dovevano soprattutto servire alla didattica e alla formazione degli allievi, in particolare a quelli della Scuola di Architettura, quali perfetti esemplari del "buon gusto".