…Appare dunque il desiderio intenzionale di un ascolto sinfonico dell’esistenza, in cui il tempo sia tutto compresso nel tempo musicale; spazio creativo con tutto il bagagliaio di cui dovrebbe munirsi il poeta, e che in Roberto R. Corsi è limpidamente presente, tangibilmente impresso nei versi.
Un atteggiamento insolito, sia nel suo persistere uomo colto che nel disporsi poetico coraggiosamente inattuale, senza armistizi o cedimenti all’intimismo o a compiacimenti lirici, e, nello stesso tempo, con densità lessicale brillante di risonanze suggestive, di rimandi ad altro – ai limiti dei confini oltre i quali vita e morte soggiacciono alla descrizione.