Non sembra, ma è indubbio che la politica italiana non sia statica. Una lunga, inarrestabile transizione dai partiti di massa a quelli monoteisti fino ancora al partito “liquido”, un mix delle antiche “correnti” ora tramutate in comitati elettorali. In questo contesto, l’elezione diretta dei Sindaci, sin dalla Legge 81 del 1993, ha sancito un potere eccessivo, conferito ad un "Uomo solo al comando". Ma è solo la legge che conferisce tali prerogative? O invece la naturale dissoluzione dei partiti, filtro tra società ed Istituzioni? Un uomo solo al comando significa stabilità dell’Esecutivo oppure è un alibi per mascherare l'insussistenza della classe dirigente? Questi i quesiti che ci siamo posti, questo l'esistente. Il lettore non troverà risposte o ricette in questo volume. Quelle appartengono ai libri di storia. Qui troverà molte idee e persino qualcosa di più.