Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Benché privato dalle vicende belliche di alcuni tra i suoi più significativi esponenti (Boccioni e Sant’Elia tra gli altri) il Futurismo di Marinetti continuò nel primo dopoguerra nella sua ricerca di nuove forme espressive. Alcune, come il Tattilismo, erano anche ironiche (o proprio ludiche) e provocatorie. Suscitarono comunque interesse anche per il confronto con il Dadaismo di Tzara, Breton e Aragon, movimento nato a Zurigo nel 1916 che nel 1919 si era trasferito a Parigi. Proprio a Parigi in una tumultuosa serata del febbraio 1921 presso il Teatro dell’Oeuvre (caro a tutte le audacie, a cominciare da quelle dell’Ubu Roi di Jarry) futuristi e dadaisti si confrontarono con la lettura del manifesto del Tattilismo e al suono degli intonarumori (in un concert bruitiste cioè ‘rumorista’ che valse da detonatore).