Comprendere un enunciato pronunciato oralmente – ovvero “intenderlo” – implica l’attivazione di una complessa catena di processi sensoriali, cognitivi e semantici che conducono alla decodifica del significato del messaggio verbale. Tale atto non si riduce a una semplice ricezione acustica, ma richiede un orientamento attivo dei sensi – in primo luogo dell’udito – e, conseguentemente, della mente, verso un input linguistico che viene percepito, elaborato e infine interpretato. Per descrivere adeguatamente questo fenomeno, è necessario considerare congiuntamente diverse dimensioni: le proprietà fisiologiche e funzionali del sistema uditivo, i meccanismi neurali e psicofisici sottesi all’elaborazione del parlato, i processi cognitivi coinvolti nella comprensione linguistica, nonché il ruolo cruciale svolto dal contesto linguistico e situazionale nella costruzione del senso. Il presente volume si propone di offrire una ricostruzione articolata dei principali stadi attraverso cui il segnale acustico viene trasformato in significato, articolando un quadro teorico che pone al centro del processo comunicativo la figura dell’ascoltatore. Tale prospettiva intende colmare un’asimmetria storica nella ricerca linguistica e psicolinguistica, tradizionalmente focalizzata sul parlante, a scapito di una considerazione altrettanto sistematica del ruolo attivo di chi riceve e interpreta il messaggio.