Con l’ossimoro proposto come titolo dell’opera, e che si dispiega limpidamente lungo il corso della trattazione, l’autore intende mettere in evidenza la transizione tra armonia e disarmonia, che avviene in maniera clamorosa nella Sonata “Op.35 n.2” di Chopin. Il pianista ci consente di “pensare la morte” con la musica e insieme a quattro filosofi: Schopenhauer e Kierkegaard (Romanticismo), Sartre e Jankélévitch (Esistenzialismo).