L’uso, l'abuso e la dipendenza da cocaina sono un argomento attuale e scottante, rappresentando ormai una vera emergenza pubblica.
Infatti, mentre un tempo la cocaina era considerata la "droga dei ricchi", oggi è usata da due milioni di italiani, che spendono 4 miliardi di euro all’anno.
Non v'è categoria sociale, né fascia d'età, che non sia potenzialmente attraversata dalla problematica, per la quale le nostre Istituzioni non riescono a trovare valide soluzioni.
Scopo di questo saggio è indagare il "fenomeno cocaina" da un punto di vista scientifico, in un’ottica multidisciplinare, attraverso l’analisi dei vari aspetti del problema: farmacologico, psicologico, sociologico, psichiatrico-forense e criminologico.
Si cerca di rispondere a quesiti allarmanti quali: la cocaina è davvero una droga pericolosa? Può instaurare dipendenza fisica? Può avere effetti letali? Può danneggiare il feto? Può determinare condotte violente?
L’indagine eseguita comprende lo studio della sostanza, dei consumatori e degli effetti.
Alla luce di un’estesa letteratura scientifica, nel libro si analizzano il tipo di preparazione (cocaina, crack, free-base), le modalità e le vie di abuso; gli effetti a breve e a lungo termine; la sindrome di astinenza e la dipendenza, i danni relazionali e sociali.
Si esaminano gli effetti dell’uso combinato con altre sostanze quali alcol, eroina, cannabis; si evidenziano i disturbi psicopatologici e neurologici da cocaina, le caratteristiche di personalità dei cocainomani, la comorbidità psichiatrica, il rapporto tra cocaina e crimine, i possibili comportamenti violenti.
Si valuta infine l’efficacia dei diversi trattamenti farmacologici, psicologici e riabilitativi.