Pubblicato da OTMA2 Edizioni nel 2016.
«Quando si può parlare di legittimazione poetica di un testo?
Quando l’Autore riesce ad assicurare al suo lavoro quel tanto di vitalità della significazione che è necessaria e indispensabile per dare un senso al proprio sforzo creativo. Un senso che non sia arbitrario o preconfezionato ma, al contrario, autentico, vivo e sentito. E questo scopo Francesco Terrone lo raggiunge ampiamente attraverso il carattere forte e circostanziato dei suoi principali nuclei metaforici, attorno ai quali con destrezza sa far ruotare i suoi sentimenti, grazie a sensibilissime antenne che captano anche i minimi segnali in grado di fargli attraversare gli angusti confini della percezione. Quali questi nuclei metaforici? L’amore […] e poi, la notte e il buio […] la donna […] E, infine, la poesia. […]
La poesia di Terrone non è una poesia descrittiva. Va detto.
È poesia di riflessione […]». — Ugo PERUGINI