A che cosa serve studiare oggi l’eurocomunismo? Cosa può insegnare questo esperimento breve ma convinto, portato avanti da alcuni partiti comunisti radicati in Paesi a capitalismo maturo tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’80? Per rispondere a queste domande, il volume ricostruisce la genesi e lo sviluppo di questa strategia, concentrandosi sul ruolo dei partiti italiano e spagnolo. La ricerca, vincitrice del Premio Leuzzi del Senato della Repubblica, racconta attraverso fonti archivistiche il tentativo di Enrico Berlinguer e Santiago Carrillo, di dare vita a un comunismo democratico adatto alle società europee, allontanandosi dal socialismo realizzato e in dialogo con le altre forze della sinistra. L’eurocomunismo torna oggi di interesse perché ha anticipato temi cruciali dei decenni successivi, come la necessità di un’azione politica su scala europea per il rafforzamento dei sistemi democratici, la ricerca di risposte nuove di fronte alla ristrutturazione dei sistemi capitalistici a tutela dell’uguaglianza, della solidarietà sociale e del benessere diffuso e la costruzione di nuovi equilibri internazionali per garantire la pace.