Nel giro di diciannove anni straordinariamente fecondi di idee, progetti e realizzazioni destinate a rivoluzionare e sconvolgere il modo di produrre, le vocazioni e le abitudini di un’intera comunità, Rizzoli trasformò una realtà di contadini e pescatori nel più moderno, ambito e venerato tempio delle vacanze nel mediterraneo.
Angelo Rizzoli per ischia non fu un disinteressato benefattore. Fu un uomo in grado di realizzare un progetto che conciliava in maniera perfetta, nell’Italia del boom economico, le legittime aspirazioni di un capitano d’industria con il progresso di un sistema-paese. Distruggere non era nella sua filosofia. Aveva quella capacità di sognare che deriva dalla grande privazione. Pensava in grande e immagninò uno spazio adeguato per tutti. Il Suo dinamismo era animato da un’energia irrefrenabile ed incessante, dalla volontà pervivace di costruire. Infrastrutture, alberghi servizi punti di aggressione, il futuro. Lui "inventò" un’isola che non c’era.