Nell’urbanistica di Cervia e Milano Marittima spiccavano nei primi del Novecento ville e villini firmati da un eclettico architetto dell’epoca: il cervese Matteo Focaccia. Un personaggio della storia dell’architettura e dell’arte, purtroppo dimenticato, che merita di essere riscoperto. Portare alla luce questi “illustri” fantasmi del Novecento non può che affascinare tanto gli storici quanto i lettori. L’eclettismo è il suo stile predominante e la forma della sua arte ben si definisce nella sintesi presente nel titolo: “tra liberty e razionalismo”. Il catalogo che accompagna l’omonima mostra dà modo al lettore di riscoprire un’opera vasta, molteplice, articolata attraverso progetti e schizzi originali dei primi alberghi di prestigio e dei tanti villini cervesi dal secondo dopoguerra sino agli anni '60 sia a Cervia, sia a Ravenna in ambito romagnolo.