I Sacerdoti, anconetani ebrei, attraversano le traversie del 900: il fascismo, le leggi antisemite, l’occupazione tedesca, la Shoah. Sara va in Palestina aderendo al progetto sionista, Enzo entra nella Resistenza, Vittorio fa il medico clandestino a Roma, Cesarina sfugge agli eccidi nazi-fascisti del Lago Maggiore. Quattro vite sincrone che narrano, da quattro diversi punti di vista che si intersecano, storie esemplari di italiani ebrei tra dittatura, guerra, persecuzione e fuga. E non mancano l’ironia, il witz, il racconto delle risorse che li hanno aiutati a resistere al dilagare del male. La narrazione si sviluppa con le loro parole integrate dai testi ricavati dalla grande mole di documentazione privata, epistolare e fotografica, passata con amore di generazione in generazione e ritrovata nei cassetti e nei bauli delle case. Sono quindi percorsi di memoria, testimonianze che non hanno la pretesa della completa veridicità storica, ma solo quella di poter essere contributo alla ricerca. E che soprattutto vogliono onorare il ricordo di quattro persone che ci hanno aiutati, con discrezione, a crescere e a formarci.