La pedagogia vive una condizione di marginalizzazione. La figura e il ruolo del pedagogista non sono adeguatamente riconosciuti. Un albo dei pedagogisti non c'è. A partire da queste considerazioni, il volume vuole essere la testimonianza di un percorso di pensiero e professionale che considera la pedagogia la cultura tra le culture (Fornaca), vuole essere un urlo di fronte alle trasformazioni sociali e culturali che s'improntano sempre più alla malattia, vuole evidenziare l'urgenza di ripristinare il principio dell’Educazione nel sociale e nella vita. Il testo raccoglie riflessioni sulla pedagogia che non c'è o che non si vuole.
È necessario rivitalizzare un’immensa e poliedrica opera pedagogica attraverso l’alleanza delle comunità scientifiche e un’autentica coralità educativa per tornare a credere nell’utopia pedagogica e nella realizzazione del principio della speranza (Goussot). I numerosi riferimenti al pensiero di sociologi, filosofi, pedagogisti e ricercatori, evidenziano il carattere formativo multidimensionale dei pedagogisti, che ad oggi, purtroppo, (R. Fornaca). È in crisi anche la Pedagogia? Non importa, ogni crisi è foriera di cambiamento, come scriveva A. Einstein.