Le poesie del Cannata si presentano come “narrazioni filosofiche”, la cui figura fondamentale, Eros, si rivela dunque come energia formativa ogni evento del mondo: dalle più intime strutture dell’Essere, atomi, alla “natura matrigna” per il suo “spietato amor”, al sentimento struggente-dolce per il fanciullo amato. E in quanto energia formativa costituente il tutto come unità significante di divenienti molteplicità, Eros è Logos, che nell’essere poeta perviene alla consapevolezza di sé come eterna struttura d’essere. [dalla Prefazione]