Il tempo, forse, è un limite, a volte sembra non passare mai e quando hai bisogno che sia lento è come le stelle cadenti. Tutti le vedono, ma quando ti giri a guardarle anche tu è troppo tardi! Guglielmina, la protagonista del racconto, ricorda il tempo dell’infanzia e dell'adolescenza trascorse nella casa rurale della nonna paterna nel cuneese, in un luogo incantevole immerso nella natura e quasi dimenticato, dove si recava con la sua famiglia nei fine settimana e nel periodo delle vacanze estive, incontrando i parenti che vi si riunivano abitualmente. Attraverso una sorta di porta del tempo, guarda con gli occhi di una donna, ormai madre, ciò che rimane del passato e analizza il presente che sprigiona una lieve e intensa fragranza che le ricorda la nonna, persa all’età di quattro anni, che è rimasta indelebile dentro di sé con tutto il suo mondo genuino fatto di piccole cose e grandi sacrifici, così come un resto fossile lascia la sua impronta nel tempo. Non c'è più ma si vede. Com'è oggi la casa in collina? E che cosa scoprirà Guglielmina?