L'amore inventa il mondo o lo rivela? Questo è il genere di domande al quale desidera rispondere il nuovo libro di Maria Grazia Calandrone, una delle voci più originali e importanti della poesia italiana. Si tratta di una vera e propria cosmogonia amorosa, di un amore interamente declinato al femminile: un sentimento che spalanca un mondo originario popolato da tigri, cavalli, fossili, serie numeriche, ambra, oro e rose, un universo soffuso da una luce incessante di alba, da un bianco incandescente.E galattico: la storia d'amore discende infatti da una scoperta astronomica, che verrà rivelata solo alla fine, dopo che avremo attraversato l'intera genesi sentimentale, che è vivo spunto per riflessioni su un discorso amoroso, condotto per frammenti e apparizioni, secondo un codice linguistico originalissimo, che porta chi lo vive a una imprevedibile rinascita. Libro di poesia, dunque, ma anche romanzo in versi, che racconta una storia d'amore esemplare, alternando disperazione e ironia, effusione sentimentale e toni accesi da tragedia classica e da elegia, che si stemperano in un piglio a volte scientifico e a volte autoironico e farsesco.