Il libro narra con osservazione lucida e partecipata le caratteristiche di una penosa detenzione descrivendone regole non scritte, disastrose carenze, drammatiche condizioni di sovraffollamento, precarie condizioni sanitarie, atti di violenza e autolesionismo, suicidi, problemi di giovani e drogati.
Moreno fa una descrizione meticolosa e partecipata della vita carceraria in tutti i suoi aspetti quotidiani con gli episodi di sopraffazione e bullismo, le aspettative, i segreti, gli sfoghi e le speranze.
Il tutto intercalato con ritratti di personaggi reclusi appartenenti a varie categorie della malavita nazionale o straniera.
Un racconto appassionante delle condizioni di degrado e di inciviltà prevalenti allora come oggi in un carcere mandamentale italiano.